In residenza dal 2 all’8 settembre 2024 presso il polo di Taranto e dal 17 al 24 settembre presso il polo di Lecce
Il progetto di residenza Come stare al mondo? intende avviare una riflessione sull’essenza dell’esistenza e sulle conseguenze delle nostre azioni, esplorando come si possa sovvertire una realtà distopica e ridefinire il rapporto con noi stessi, il corpo e il mondo. Al vertice di tutto vi è l’uovo, archetipo considerato custode di un universo fenomenico, la quintessenza, il grembo d’oro la cui energia cosmica alimenta un nuovo potenziale umano, simbolo di rigenerazione e continua evoluzione verso l’essenza dell’essere.
La ricerca esplora il dialogo sinestetico tra corpo, materia e ambiente, focalizzandosi sulla genesi del gesto e lo sviluppo fisiologico del movimento, investigando nel cronotopo e l’inatteso una personale calligrafia in costante alterazione. La prossimità con un’installazione fragile e transitoria, emblema di una società in declino, in cui ogni oscillazione implica decisioni non negoziabili, anela alla rinascita come terreno fertile, divenendo dispositivo sonoro e presenza con cui relazionarsi, lasciando traccia di sé nel divenire. L’interazione intende far emergere una pratica esperienziale condivisa, avviando una conversazione interconnessa all’io più profondo, schiudendo il corpo e liberando un flusso vitale verso alti stati di consapevolezza tra terra e cielo. La performance rianalizza il sapere convenzionale, l’archivio e le memorie, decostruendo pratiche sensoriali e tecniche per promuovere un rapporto autentico e sostenibile con il corpo e l’ecosistema, mirando a una nuova economia psicofisica. Il lavoro prende le distanze da tendenze opportunistiche che abusano del corpo e della persona, e da dinamiche capitalistiche del consumismo di massa, invitando ad affrontare le sfide attuali con coraggio e creatività.
Sinossi
In uno scenario surreale dove materia, danza e suono fluiscono in un unico respiro, l’evanescenza di un suolo esanime, interamente composto da frammenti di gusci d’uovo, si rivela dispositivo e presenza con cui relazionarsi con curiosità e fisicità sensoriale. Sfidando i confini tra mente e corpo, e lasciandosi guidare dalla propria urgenza interiore, l’interprete riesamina la sua identità attraverso il simbolismo dell’uovo come entità rigenerativa nei principi di genesi, sviluppo, distruzione, rigenerazione. In questa creazione, l’interprete intende lasciare tracce di sé nell’esplorazione estemporanea del proprio flusso vitale, nel tentativo di raggiungere con veridicità un’alta connessione con terra e cielo. Interrogandosi sul “Come stare al mondo?” l’artista mira a schiudersi da ogni sovrastruttura, e ad elevarsi oltre la società contemporanea sull’orlo di un’imminente collasso, coinvolgendo il pubblico in alte dimensioni immaginifiche per ritrovare la propria essenza.
Giacomo De Luca pugliese, classe 1999, è un artista poliedrico attivo a livello internazionale come ricercatore outsider, danzatore, danzautore, coreografo, performer, artista visivo e coach. Fondatore e direttore artistico di Visionary Artists for Change®, un Network-collettivo in continua proliferazione e Dipartimento di Ricerca e Sviluppo, si occupa di ricerca, sperimentazione, creazione e innovazione nell’ambito della danza contemporanea, arti visive e performative.
Diplomato all’Accademia Teatro alla Scala di Milano, Trainer Bodycode System®, Biennio Coreografico (PDProject). Autore selezionate a Vetrine della Giovane Danza d’Autore e Festival Internazionali tra cui: Nuove Traiettorie – azione di Anticorpi XL 2024/25, DIDstudio NAO24, AiEP Ariella Vidach – NAO Performing Festival 2024, Extravaganza NAO Piattaforma Giovani 2023, Muovimi – ViaFarini – Fabbrica del Vapore 2023. Finalista al Festival FLIC Lanciano in Contemporanea 2023, Festival La Sfera Danza 2021. Ha ricevuto commissioni da Durazzi Milano – Maurizio Cattelan 2024, Festival di Musica Spirito del Tempo 2023, Festival La Sfera Danza 2021, Padova Danza 2021. Nel 2022/23 è danzatore per Emio Greco|PC a ICK Dans Amsterdam in Olanda, e partecipa alla fondazione di Serra di Danza – Resextensa | Porta d’Oriente Centro di Produzione della Danza in Puglia). Ha danzato in produzione d’opera e balletto al Teatro alla Scala, Tokyo Ballet, Jas Art Ballet.
Si è unito a La Biennale di Venezia – College Danza 21+22, Le Supplici Fabrizio Favale e in Residenze di ricerca con: Jan Fabre, Cristina Caprioli, Cristina Kristal Rizzo, Maria Hassabi, Kinkaleri, Gruppo Nanou, Daniele Albanese, Stefania Tansini, Marta Ciappina, Monica Francia, Francesca Proia, Nicoletta Cabassi, Nicola Galli, Camilla Monga. Interprete del repertorio: Wayne McGregor, Crystal Pite, Maurice Béjart, Angelin Preljocaj, William Forsythe e di creazioni inedite: Saburo Teshigawara, Merce Cunningham.Trust, Emio Greco, Fabrizio Favale, Matteo Levaggi, Heanz Spoerli, Raymond Pinto, Edit Domozlai, Alla Sigalova, Emanuela Tagliavia, Liliana Cavani, Placido Domingo.
Crediti
Di e con Giacomo De Luca
in collaborazione con Visionary Artists For Change
Elena Molon – Consulenza artistica
Floriana Conte – Consulenza scientifica storico-artistica
Francesco Cocco – Consulenza alla drammaturgia
Giovanni Dinello – Composizione panorama sonoro