Manuela Tessi – Sottosuolo

In residenza presso Teatro Comunale di Leverano dal 7 al 21 Ottobre 2024

Sottosuolo è il primo step di ricerca per una nuova creazione dedicata alla piccola infanzia che intendo realizzare dopo l’espereinza maturata con 18 anni di lavoro nei Paesi Bassi con la coreografa Makiko Ito e il Wonderland Collectief. La residenza verterà sull’esplorare la connessione al suolo, la relazione tra la pianta del piede e il pavimento, la percussività dei movimenti, le vibrazioni, le ripetizioni e trasformazioni sia di sequenze di suoni che di movimenti. La giocosità e ritmi saranno elementi chiave. Come coreografa italiana sono molto motivata a portare la mia esperienza nel mio paese incontrando anche artisti connazionali. In questa prima fase, utilizzerò i nostri mezzi di comunicazione: movimento e suono, voce e tecniche di improvvisazione interdisciplinare. Ritengo che l’improvvisazione sia il metodo migliore per creare, perché ha una logica simile a quella della mente di un bambino dell’età alla quale ci rivolgeremo. Nell’improvvisazione bisogna aprire i sensi, ascoltare e fidarsi del proprio intuito.

Note su Manuela Tessi 

Da oltre 18 anni lavoro nei Paesi Bassi con Wonderland Collectief, un gruppo di danzatori e musicisti diretti dalla coreografa Makiko Ito. Ho anche creato e prodotto in modo indipendente TAH DAM! un progetto internazionale, una creazione di danza e musica per un pubblico di bambini e famiglie che ha girato l’Europa nel 2022. Oltre ai progetti nei teatri. lavoro quasi quotidianamente come danzatrice in un progetto che porta musica e danza negli asili, a bambini di fasce di età 0-2 e 2-4 anni.

Questi progetti hanno in comune di essere senza testo, pre-verbali, e hanno come punto centrale l’improvvisazione e l’interattività. La danza e la musica sono molto adatte a questa fascia d’età perché sono pre-linguaggio: il bambino piccolo è molto recettivo nei suoi sensi, il movimento e il suono sono ideali per comunicare e giocare.

La mente di un bambino piccolo è particolarmente aperta, recettiva e non si affida alla linearità, ma lavora per associazioni. Abbiamo notato che la logica di un bambino di 2-3 anni, a differenza di un bambino più grande, può apprezzare l’astrazione e la forma pura, senza la necessità di una narrazione lineare.

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