Calor Insolitus – Marco Manchisi

In residenza dal 21 al 30 settembre 2024 presso il polo di Ruvo

L’idea del lavoro nasce dal desiderio di condurre le parole di Rimbaud, verso una forma di scrittura scenica, ripercorrendo le tracce del suo vagabondaggio poetico.

Vogliamo riattraversare in qualche modo il suo passato, le suggestioni delle parole che ci ha lasciato, e che ci spingono verso una forma di creatività soprannaturale. Un viaggio partendo dai suoi lavori scolastici, fino alla Stagione all’inferno, uno dei suoi ultimi scritti, per esplorare l’anima di un poeta che ci passa ancora davanti, che ci allarma e che ci fa sognare, che scrive solo fino all’età di 21 anni e poi non più.

Le parole di Rimbaud, risuonano come il crepitio del fuoco caldo e confortante di un camino, ma che d’improvviso può trasformarsi nell’assordante frastuono di un incendio che tutto brucia. Quelle parole ci incantano e ci sconcertano insieme.

Vogliamo tornare su quelle tracce visionarie partorite da Rimbaud, tra tumulti adolescenziali e desiderio di partire, di mettersi in viaggio, di cercare la propria terra, così come fece lui, camminado tanto dapprima con le parole, poi con i propri piedi.

CALOR INSOLITUS

Liberamente ispirato alla vita, alle opere e alle lettere di Arthur Rimbaud

Un progetto scenico di Marco Manchisi

E con Angela Burico, Cristina Carbone, e Francesco Toninelli

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