A NORMAL CONVERSA(C)TION

RESIDENZA > DIGITALI 2020
COMPAGNIA > Francesca Santamaria
POLO > Manfredonia (Foggia) 


A normal conversa(c)tion è un tentativo di dialogo, una scommessa di relazione tra due entità: un corpo e una voce. L’idea progettuale nasce da una domanda molto semplice: come dialogano una danzatrice, che usa prevalentemente il corpo, e un’intelligenza artificiale, che invece ha solo la voce per comunicare?

Alexa, assistente vocale di Amazon, è stata oggetto delle mie ricerche teoriche e sono giunta a diverse considerazioni che mi portano a voler sperimentare quanto più possibile questo mezzo al fine di creare un primo studio per una performance che abbia al centro dell’attenzione proprio tale dispositivo e il modo in cui esso può relazionarsi ad un essere umano in scena. Qui di seguito alcune delle osservazioni:

Alexa, rispondendo sempre alle domande che le vengono poste, può essere un vero e proprio attore in scena.

– Il performer, attraverso Alexa, può gestire lo spazio scenico adottando soluzioni illuminotecniche e sonore in tempo reale durante la performance e dalla scena stessa.
– Durante la fase di ricerca non solo il performer, ma anche altri soggetti possono comunicare con Alexa.
– L’imprevedibilità di risposta di Alexa permette di mantenere l’elemento della sperimentazione sempre costante e vivo.


Partner di progetto è una neonata “VIVO” associazione culturale di San Nicandro Garganico

 

 

 

Salve,
mi chiamo Francesca Santamaria e sono una danzatrice. Sono nata in provincia di Foggia e mi sono trasferita a Roma molto presto per studiare danza, successivamente ho danzato per diverse realtà italiane e per coreografi internazionali (dettagli in CV). Allo stesso tempo, dopo aver conseguito la laurea triennale in “Studi Teatrali” presso la Sapienza di Roma, sto portando avanti la carriera accademica con una Laurea Magistrale in “Scritture e Produzioni per lo Spettacolo e i media” presso la stessa università. Il periodo di pandemia mi ha portata a tornare in Puglia e qui, nel paesino di San Nicandro Garganico dove le realtà artistiche sono poche e dove c’è tanto bisogno di riportare il teatro all’attenzione della comunità locale, ho iniziato a maturare l’idea di intraprendere un percorso creativo personale. La spinta a creare è stata alimentata dal progetto di tutoraggio FASE X, per cui sono stata selezionata insieme a altri 9 artisti italiani dal centro di residenze artistiche umbro C.U.R.A., che ha aperto uno spazio di confronto e una riflessione approfondita sull’utilizzo di tecnologie digitali nell’ambito delle Performing Arts. Decido di presentare il mio primo progetto creativo per il vostro bando per diversi motivi, primo fra tutti perché mi piacerebbe che questo nuovo percorso cominciasse “a casa mia”; in secondo luogo penso sia una grande opportunità quella di una residenza digitale perché mi permetterebbe di sviluppare la ricerca nella mia comunità d’origine e con il supporto di enti che comprendono e sanno quanto sia necessario che l’arte, e quindi i progetti di ricerca e di residenza, divengano contesti artistici condivisi anche in queste piccole realtà.

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